sabato 3 marzo 2018

Le idee intossicano di più


Gli esseri umani non si differenziano solo per l’anatomia esterna, ma anche per quella degli organi interni. Cuori, fegati, intestini e frattaglie varie, non sono del tutto uguali per forma e funzione, come non lo sono nemmeno nei gemelli monovulari - che, peraltro, si differenziano per le impronte digitali. Di certo, escluse le apparenze, la componente che ci distingue di più gli uni dagli altri è quel chilo abbondante di materia gelatinosa racchiuso dentro il nostro  cranio: il cervello. Al momento, sebbene quest’organo sia in gran parte ancora misterioso, sappiamo che regola ogni attività organica e mentale, conscia o involontaria. La sua struttura di base, infatti, è determinata da un codice genetico comune che conferisce a tutti la capacità di respirare, digerire, muoversi, pensare, parlare, creare.  La cosa meravigliosa del cervello umano – che peraltro mantiene molte caratteristiche di specie animali assai più antiche della nostra – è la sua notevole possibilità di modificarsi in seguito all’esperienza. Qualunque tipo di stimolo – pensieri, emozioni, cibi, sostanze chimiche, posture e movimenti - agisce sul cervello. Quanto più gli stimoli si ripetono uguali, tanto più i cambiamenti si stabilizzano, trasformando il nostro modo di essere, sentire e agire. Così, poiché siamo animali culturali e fondiamo su pensiero e comunicazione l’evoluzione personale e sociale, se ci interessa vivere meglio c’è qualcosa di ancora più importante che evitare il cibo-spazzatura: imparare a riconoscere le idee-spazzatura.

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