“Siamo come stelle unite dallo
stesso cielo” afferma un antico detto persiano. In realtà, plagiati da una
cultura che esalta egocentrismo, iper specializzazione, tecnocrazia, competitività
– tutti elementi che rafforzano la visione di una realtà arida e frammentata,
composta di entità isolate e in antagonismo tra loro - ci siamo quasi
dimenticati di questo fatto fondamentale: la nostra vita, dall’inizio alla
fine, non soltanto si basa su di una galassia di relazioni, ma è possibile
esclusivamente grazie a queste. Cominciamo il nostro viaggio nascendo da una
relazione. Durante il percorso, corpo e mente si formano e si trasformano di
continuo come conseguenza delle infinite forme di rapporto che stabiliamo – in
modo più o meno consapevole - con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente
che ci circonda. Attraverso queste relazioni costruiamo la nostra identità e,
con le emozioni che ne sgorgano, coloriamo la nostra vita. Così, corpo,
emozioni e relazioni - indissolubilmente legati tra loro – contribuiscono a
comporre quelle “stelle” in continuo divenire che siamo. Sarebbe cosa buona,
allora, allargare lo sguardo e sforzarci di cogliere quello che ci unisce, per non
finire collassati in noi stessi come tanti “buchi neri”.
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